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mercoledì 17 aprile 2013

I “10 saggi” del Presidente Napolitano cancellano l'Agricoltura






16/04/2013 - La Commissione istituzionale voluta dal Presidente della Repubblica ha consegnato le due relazioni al Capo dello Stato. Il lascito al suo successore prevede anche la riduzione delle Commissioni parlamentari (da 14 a 9) a discapito, tra le altre, della Commissione agricoltura

Tra le proposte redatte dalla commissione dei “dieci saggi”, incaricati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di offrire spunti concreti per superare l’attuale situazione di stallo politico, c’è anche quella di ridurre le Commissioni permanenti in seno al Palamento portandole dalle attuali 14 a 9. Un suggerimento che, se accolto, eliminerebbe la Commissione Agricoltura, oltre ad accorpare quella dell’Ambiente con quella delle Infrastrutture e Trasporti.

«Non si capisce il senso di questa decisione», ha dichiarato Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia «Dove sta la saggezza nel decidere di tagliare un organismo che ha competenza su un settore strategico per il nostro Paese? Proprio in questo momento di crisi l’agricoltura assume una funzione importantissima, non ha senso penalizzarla. Anche la proposta di accorpamento tra Ambiente e Infrastrutture occorre sia meglio approfondita poiché troppo spesso in Italia le infrastrutture sono state in antitesi all’ambiente e se un accorpamento significa la definitiva sottomissione di quest’ultimo, non possiamo vederci d’accordo. La politica ha sprecato tanto denaro pubblico e tanto ancora ne sta sprecando, meglio però rivedere la logica di alcune proposte di taglio.»

In questa corsa al taglio selvaggio, pare non si riesca a elaborare scelte strategiche in grado imboccare la svolta necessaria per l’Italia. Un disappunto condiviso da più parti politiche e sociali e sottolineato dal presidente dei senatori di Sel, Loredana De Petris e dal senatore Dario Stefàno, ex coordinatore degli assessori regionali all’Agricoltura: «Tale scelta la consideriamo dannosa e assurda per diverse ragioni. L’agricoltura e più in generale l’agroalimentare, sono tra i pochi settori economici che in questo momento di crisi ancora resistono, pur tra mille difficoltà, e che hanno una valenza strategica per il futuro del Paese. Sul fronte dell’export, peraltro, l’agroalimentare è forse l\'unico col segno positivo. Inoltre, negli scenari globali il cibo (accessibilità-scarsità) è una delle grandi questioni su cui i decisori politici dovranno cimentarsi».

L’auspicio è naturalmente che questo suggerimento non venga accolto e non trovi seguito.

Fonte:  Slow Food 

lunedì 15 aprile 2013

METTTIAMO L'ACQUA FUORI DAL MERCATO.



Tema trattato: Unione Europea

12/04/2013 - 

L'Iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere alla Commissione Europea che le risorse idriche siano messe fuori dal mercato ed al riparo dai tentativi di privatizzazione ha superato il milione di firme.
È un risultato importante per contrastare la privatizzazione del servizio idrico voluta dalla Commissione Europea e rafforzare la battaglia per l'applicazione del  referendum sull'acqua in Italia.

Per centrare l’obiettivo è necessario che in almeno 7 paesi si raggiunga la quota minima stabilita. In Italia mancano 40 mila firme per raggiungere il quorum e 100 mila per contribuire a raddoppiare e raggiungere i due milioni complessivi entro il 22 marzo, giornata mondiale dell’acqua.

Aiutaci a trasformare l’acqua in un bene comune in tutta Europa. Firma  qui!

Ed ecco lo spot della campagna (promossa in Italia dal Forum dei movimenti per l’acqua) con Stefano Rodotà, Ascanio Celestini e Lella Costa. 






Fonte: Slow Food

venerdì 5 aprile 2013

Farina, burro, uova, acquisti record in tempo di crisi


Nel 2012 la spesa per gli ingredienti base per la preparazione degli alimenti sono in netta controtendenza rispetto al calo complessivo dell’1,5 per cento degli alimentari registrato nella grande distribuzione.


Roma - Oltre 21 milioni di italiani dichiara di preparare alimenti in casa come yogurt, pane, gelato o conserve e di questi oltre 11,2 milioni lo fanno regolarmente in tempi di crisi economica. Nel 2012 - sostiene la Coldiretti con lo studi"Gli italiani a tavola nel tempo libero con la crisi" - si è verificato un aumento record in quantità degli acquisti di ingredienti base per la preparazione degli alimenti come farina (+8 per cento), uova (+6 per cento) e burro (+4 per cento) in netta controtendenza rispetto al calo complessivo dell’1,5 per cento degli alimentari registrato nella grande distribuzione.

Il ritorno ai fornelli - continua la Coldiretti - trova riscontro nel boom delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive dedicate alla cucina, ma anche su internet dove si contano nel 2012 oltre 415 mila italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, e sono invece complessivamente oltre 1,4 milioni quelli che vi prendono parte, comprendendo coloro che lo fann
o di tanto in tanto.
Il risultato - precisa la Coldiretti - è l’aumento del tempo trascorso davanti ai fornelli che nei giorni festivi raggiunge il record di oltre un’ora (69 minuti), al quale va aggiunto quello passato alla ricerca di ingredienti e curiosità nei negozi specializzati o nei mercatini.
in data:Fonte:    Agroalimentarenews 17/03/2013


Replica del laboratorio 
''mani in pasta''
sabato 20 aprile - ore 9.30 - 12.30iscrizioni entro il 15 aprile 
sabato 18 maggio - ore 10.00-13.00iscrizioni entro il 15 maggio

Qui troverai le foto del 1° laboratorio del 23 marzo