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domenica 20 luglio 2014

TEEM e impatto sul territorio





Da anni, nella zona nord ovest  del Parco Agricolo Sud Milano zona di Abbiategrasso, si sta combattendo una battaglia contro la costruzione di una nuova tangenziale che comprometterebbe in modo significativo il tessuto agricolo locale.
La zona è caratterizzata da numerose cascine che da anni lavorano per la salvaguardia del territorio, trasformando le loro produzioni da monoculture ad agricoltura biologica, con l'introduzione di attività (ospitalità, ristorazione, vendita diretta) che rendono più vivo il tessuto agricolo e sociale.
Una nuova tangenziale non significa solo distruzione di terreno agricolo ma vuol dire attirare nuovi insediamenti industriali ed abitativi, che consumeranno altro suolo!
La comodità di arrivare prima a destinazine viene pagata con la cementificazione  del territorio in cui viviamo, diminuendo la qualità della nostra vita.
Purtroppo sappiamo che grandi interessi economici con appetiti voraci  gestiscono queste opere e la lotta è spesso impari ma non per questo       dobbiamo rimanere silenti!
Ascoltiamo con attenzione le parole di Renata dell'Isola Maria e leggiamo il contenuto del loro blog, non dimenticandoci però che cosa sta succedendo a pochi chilometri  da Peschiera dove la TEEM (la tangenziale  est esterna  Milano) sta raggiungendo Melegnano!!
Secondo dati della Coldiretti, la TEEM, lunga 32 km lineari più altri 38 km di opere connesse, coinvolgerà 150 aziende agricole ed occuperà una superificie complessiva di 10 milioni di metri quadrati = 1428 campi di calcio !

Anche se queste opere non coinvolgono direttamente Peschiera,  ne subiremo comunque le conseguenze con un peggioramento dell'ambiente intorno a noi: peggioramento della qualità dell'aria ed aumento del dissesto idrogeologico.

Riflettiamo e condividiamo la ''lotta'' di chi vedrà distrutta la propria terra!


per seguire le attività del comitato NO TANG! clicca qui

sabato 5 luglio 2014

ORTO URBANO IN PIAZZA DUOMO!



Alberi, piante aromatiche e officinali, cereali…

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LO SPRECO ALIMENTARE

Anche negli Stati Uniti, come in Europa, lo spreco alimentare costituisce un problema, considerato che secondo le ultime stime disponibili ben il 40% del cibo di fatto non viene mangiato. A fare il punto della situazione è un breve documentohttp://www.foodpolicy.umn.edu/policy-summaries-and-analyses/Food-Loss-and-Waste/ appena pubblicato dal Food Policy Research Center dell’Università del Minnesota, che si sofferma sulle cause: eccesso di produzione agricola, danneggiamenti o inefficienze durante i processi di raccolta, trasformazione e distribuzione, porzioni troppo grandi. 
Tra i possibili rimedi il documento propone la necessità di una maggior chiarezza della data di scadenza sulle etichette e l’avvio di campagne di sensibilizzazione sul problema dello spreco. Per rispondere a questa esigenza, i ricercatori del Centro hanno deciso di affiancare al documento un video ricco di dati e informazioni, ma anche di grande impatto emotivo. Si tratta di una vera e propria “lettera al cibo” (in inglese), in cui consumatori, ma anche agricoltori e operatori del mondo della trasformazione e della distribuzione riconoscono ai prodotti alimentari  una straordinaria importanza e si scusano per il fatto di sprecarne troppo.